“Athos, I Colori della Fede”: Mostra fotografica di Stratos Kalafatis

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Santuario di San Giovanni D’Andorno
dal 16 Giugno al 29 Luglio 2018
A cura di Afrodite Oikonomidou
Inaugurazione 16 Giugno 2018, ore 18.00 in presenza dell’artista

Il Comune di Campiglia Cervo in collaborazione con la Fondazione Opera Pia Laicale di San Giovanni d’Andorno, nell’ambito di iniziative turistico – culturali per la promozione del territorio, presentano il fotografo greco Stratos Kalafatis con il suo recente lavoro dal titolo “Athos, i colori della fede”. La mostra, curata da Afrodite Oikonomidou, sarà ospitata nella splendida cornice del Santuario di San Giovanni di Andorno dal 16 Giugno al 29 Luglio 2018 nelle Sale espositive dell’ala pellegrini.

La zona espositiva del Santuario ospita per la prima volta le opere di un Artista straniero di fama internazionale e crea un legame tra due luoghi di Fede che in qualche modo si accomunano per asprezza del paesaggio, isolamento e per costituire il punto di riferimento spirituale per la popolazione locale.

Gli organizzatori hanno fortemente voluto ospitare le opere di Stratos Kalafatis che per la qualità delle fotografie e la particolarità dell’argomento costituiscono un grande richiamo turistico per il territorio, auspicando che i visitatori scoprano insieme al Santuario le caratteristiche ambientali e storiche dell’intera Alta Valle del Cervo.

In cinque anni di pellegrinaggi fotografici sul Monte Athos, Stratos Kalafatis ha affrontato con un approccio contemporaneo questo luogo pieno di storia e carico di significati spirituali. Tra il 2008 e il 2013 Kalafatis ha realizzato complessivamente più di 25 viaggi, per un totale di 200 giorni. Durante queste visite, in doppia veste di uomo e artista, è arrivato ad una profonda comprensione di un mondo di fede e spiritualità ed ha prodotto un grande numero di scatti fotografici. Da un totale di circa 1700 fotografie sono state scelte 150 immagini che compongono la mostra “Athos, i colori della fede” e ci rivelano l’universo invisibile del Monte Santo dell’Ortodossia.

Attraverso uno sguardo più spirituale che estetico, le immagini di Kalafatis riescono a trasmettere l’essenza di questo posto unico, svelano il fascino millenario, la storia e tradizione, descrivono la natura rimasta quasi incontaminata e la bellezza selvaggia del paesaggio, documentano le splendide architetture bizantine dei monasteri. Ma soprattutto parlano degli uomini che ci abitano: la sensibilità del fotografo si rivolge al profondo, si ferma sui volti, sui dettagli della vita quotidiana, sulla lentezza del tempo, sul contrasto tra la ricchezza interiore e la povertà ascetica.

Elementi che si combinano a forme e linguaggi del tutto contemporanei, per costruire un racconto insolito del Monte Athos secondo uno stile personalissimo, fedele ai principi fotografici dell’autore.

“Il Monte Athos è difficile da fotografare” spiega Stratos Kalafatis. “Da più di mille anni rimane nascosto dietro una pittoresca semiologia, un folklore sentimentale, dietro interpretazioni mistiche e rivelazioni miracolose. È un mondo fatto di silenzio e di mistero, un luogo sospeso, in bilico tra passato e presente, tradizione e libertà, forza e debolezza, tra il buio e la luce. E non è semplice superare la sua storia poderosa, la sua religiosità esasperata e creare immagini che rispettano il luogo senza ledere l’autonomia creativa del fotografo.”

Monte Athos è il Monte Santo dell’Ortodossia (Άγιον Όρος) situato nel Nord-Est della Grecia, sull’estremo orientale della penisola Calcidica. E’ una Repubblica monastica autonoma, dotata di uno statuto speciale di autogoverno tutelato dalla Costituzione greca. Vi abitano circa 2500 monaci ortodossi, in 20 monasteri, di cui 17 greci, uno russo, uno serbo e uno bulgaro. Si tratta di vere e proprie cittadelle medievali, circondate da mura che racchiudono chiese, alloggi per monaci e pellegrini, giardini, biblioteche, laboratori, archivi e custodiscono tesori di inestimabile valore religioso e artistico. Nel primo decennio del XXI secolo, il lavoro di Stratos Kalafatis ci propone una lettura, in chiave contemporanea, di questa singolare penisola monastica e diventa un anello della catena di documentazioni fotografiche del più importante centro spirituale del monachesimo cristiano-ortodosso. Il primo fotografo ad arrivare al Monte Athos fu il russo Sebastianof che, nel 1860, ha prodotto circa 40.000 scatti su lastra di vetro. Seguirono, nel XX secolo, nomi illustri come Stephane Passet e Fred Boissonnas, oltre ad una serie di famosi fotografi greci negli anni ’50 e ’60 (Tloupas, Balafas, Metletzis). Come i suoi colleghi prima di lui, Kalafatis subisce il fascino singolare e irresistibile del Monte Athos e, catturando la vita conventuale da una nuova prospettiva, ci offre una versione inedita del più spettacolare complesso monastico d’Europa.

Sul Monte Athos non nascono vite umane”. Questa affermazione dell’artista richiama una delle particolarità più significative del Monte Athos, il famoso “Avaton”, il divieto assoluto di accesso alle donne. E’ uno dei tanti divieti, delle severe regole e dell’estrema ritualità della vita monastica che segnano i volti e le vite interiori nelle storie che il fotografo sceglie di raccontarci. I ritratti dei loro protagonisti, sapientemente inquadrati, mettono in scena tutte le sfumature della religiosità nell’animo umano. In questo mondo rigorosamente maschile, le storie di Kalafatis si dispiegano su una gamma cromatica ben più ricca rispetto al nero rigoroso del saio monastico. Il risultato è un Monte Athos dipinto con colori brillanti, a volte abbaglianti e ipersaturi, in modo da ottenere un forte contrasto e un chiaroscuro denso, che ci rimanda alla pittura del Caravaggio o di Rembrandt. Kalafatis non è stato un turista, né tantomeno un fotografo invadente. Ha visitato il Monte Santo con estremo rispetto, si è avvicinato ai monaci gradualmente, ha parlato con loro, è stato ospite nelle loro celle, ha accettato la loro benedizione e i loro doni. E alla fine si è guadagnato la loro fiducia e ha avuto il permesso di immortalarli con la macchina fotografica, creando una eccezionale galleria di ritratti di straordinaria forza.

Breve nota biografica
Nato nel 1966 nella città di Kavala, nel Nord-Est della Grecia, Stratos Kalafatis ha studiato fotografia all’Art Institute di Philadelphia, USA. Dal 1993 ha realizzato numerosi progetti fotografici come: Immagini archetipe, Diario 1998-2002, Saga, Arcipelago, Athos – I colori della fede. Ha ricevuto numerosi premi internazionali e ha partecipato a importanti mostre e manifestazioni culturali come la Biennale di Architettura di Venezia (2006). E’ stato selezionato a rappresentare la Grecia nella grande mostra collettiva Faces Now-il ritratto fotografico in Europa dal 1990 ad oggi. Vive a Salonicco, dove lavora come fotografo e insegna fotografia creativa.
www.stratoskalafatis.com

La Mostra è una produzione di
MIET – Fondazione Culturale della Banca Nazionale Greca

Organizzata dal
Comune di Campiglia Cervo

In collaborazione con
Fondazione Opera Pia Laicale di San Giovanni d’Andorno
Giornale “Il Biellese”

Con il patrocinio di
Consolato Onorario di Grecia a Torino
Fondazione Ellenica di Cultura Italia
Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa”
Microkosmos – Associazione Culturale Italo-Ellenica per la Formazione
Provincia di Biella
Casa Museo di Rosazza

Con il supporto di
Unione Montana Valle del Cervo la Bürsch
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
ATL Montagna Fest  e Biella Turismo

INFO MOSTRA
Titolo mostra: Athos, i Colori della Fede. Un pellegrinaggio fotografico a Monte Athos.
Artista: Stratos Kalafatis
A cura di: Afrodite Oikonomidou
Sede: Santuario di San Giovanni d’Andorno, Campiglia Cervo
Indirizzo: Frazione San Giovanni
Come arrivare: Il Santuario si trova in Valle Cervo a circa 20 km da Biella.
Da Biella seguire le indicazioni per Andorno, Piedicavallo, dopo Campiglia Cervo, alla frazione Valmosca girare a sinistra.
Arrivando da Torino prendere l’autostrada A4 uscita Santhià e quindi proseguire per Biella.
Arrivando da Milano prendere l’autostrada A4 uscita Carisio e quindi proseguire per Biella.

Inaugurazione: Venerdì 16 giugno, ore 18.00

Durata mostra: dal 16 giugno al 29 luglio 2018

Ingresso libero

Orario di apertura:
da Martedì a Domenica: 10.00 – 12.00 e 14.30 – 18.30

Lunedì chiuso

Contatti per informazioni e prenotazioni:
Comune di Campiglia Cervo tel. 015 60023
O.P.L. San Giovanni d’Andorno   cell. 349 1019709
e-mail: monteathos.mostrafotograficaro@gmail.com
Per gruppi è disponibile una guida per la visita al Santuario 

Catalogo: edizioni Agras, introduzione di Nikos Xidakis (ex Ministro della Cultura Greco)
Prezzo catalogo: 30,00€ / Convenzioni e studenti: 25,00€

Albergo Ristorante San Giovanni: per gruppi di visitatori è possibile pranzare al prezzo di € 15,00     comprensivo di 2 primi a scelta, 2 secondi a scelta, acqua, caffè bevande escluse gradita prenotazione tel. 015 60029 cell. 389 6409520 e-mail prenotazioni@ristorantesangiovanni.info
Albergo: camere (55 posti letto) e ostello (36 posti letto) per pernottamenti contattare il gestore
e-mail gubernatiugo@gmail.com oppure su www.booking.com

CONFERENZA STAMPA
Giovedì 7 giugno, ore 11.30
Sala Convegni, Cassa di Risparmio di Biella
Via Garibaldi, 17 – Biella    

EVENTI COLLATERALI
Sabato 7 luglio, ore 18.00
Danze popolari greche a cura dell’Associazione Culturale Piemonte – Grecia “Santorre di Santarosa”
A seguire apericena presso il Ristorante, con piatti tipici greci e piemontesi