ital_tsirkas_6Marzo 2012
STRATIS TSIRKAS 1911-2011
“L’Egitto e la comunità greca di Alessandria nel racconto di Stratis Tsirkas” è il titolo della conferenza organizzata a Trieste dalla Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, dalla Comunità Greco-Orientale di Trieste e dall’Università di Trieste-Lingua Neogreca con il sostegno del Centro Ellenico per il Libro. Il professore Glauco Ciammaichella presenterà la vita e l’opera di uno dei più importanti prosatori della generazione di scrittori greci del dopoguerra. Durante l’incontro verranno proiettate immagini tratte dall’archivio di Antigoni Chatziandreu, moglie dello scrittore, gentilmente concessi dal Centro Ellenico per il Libro.

ital_tsirkas_2La manifestazione si terrà il giorno sabato 17 marzo 2012, ore 18.00 presso la sala manifestazioni della Comunità Greco-Orientale di Trieste “Sala Giubileo”.

L’opera che ha consacrato Tsirkas è la trilogia di romanzi «Città alla deriva» (Il Circolo [Η Λέσχη] 1960, Arianna, [Αριάγνη] 1962, Il pipistrello [Η νυχτερίδα] 1965). Si tratta di un affresco in tre volumi della Seconda guerra mondiale e della Resistenza dei Greci contro le Forze dell’Asse in Medio Oriente che si sviluppa nel crocevia multinazionale costituito dalle città di Gerusalemme, del Cairo e di Alessandria. La trilogia fu accolta con disappunto e con molte riserve dalla sinistra greca dei turbolenti (a livello mondiale) anni Sessanta. Le reazioni provocarono l’espulsione di Tsirkas dal Partito Comunista Greco (KKE) subito dopo la pubblicazione del primo volume della trilogia (Il Circolo) nel 1961.ital_tsirkas_1
Le critiche di parte opposta assieme a quelle che seguirono negli anni successivi, fecero del romanzo un punto di riferimento della letteratura greca del dopoguerra.
“Per comporre la sua trilogia, Tsirkas ha ideato una tecnica raffinata, mai utilizzata prima nei romanzi greci” scrive Mario Vitti nella sua Storia della Letteratura Greca, mentre Panaghiotis Mulas nel 1961, anno di pubblicazione del primo volume della trilogia “Il Circolo”, così saluta la svolta senza precedenti nella letteratura greca: “Dietro all’eccezionale sensibilità dell’autore non è difficile distinguere l’occhio dello storico che lotta per comporre il quadro d’insieme di un’epoca […] uno stile denso e forbito, associazioni di idee che sfiorano la poesia, umorismo, bravura e una capacità di osservazione particolarmente affinata contribuiscono a formare, invero, un libro estremamente significativo”.

Le vicissitudini delle “Città alla deriva”
Il Circolo, primo volume della trilogia esce nel 1960. È ambientato a Gerusalemme. Parla del movimento di resistenza, rivela questioni interne della sinistra, diventando testo di riferimento per coloro che vi riconoscevano la realtà dei fatti e pietra dello scandalo per il Partito Comunista Ellenico (KKE), che nel 1961 definì ufficialmente l’opera una calunnia contro il partito e chiese all’autore di sconfessarla. “Prendetevi le vostre responsabilità, io i libri non li brucio. Scrivo quello che vedo. Allora mi dissero che la decisione era già stata presa” è la reazione di Tsirkas quando gli viene comunicata la decisione. Il partito espulse Stratis Tsirkas e la letteratura greca acquisì uno scrittore di talento e un libro che fece scalpore.
Nel 1962 viene pubblicato il secondo volume “Arianna”, le cui vicende si svolgono al Cairo tra il 1942 e il 1943 e nel 1965 “Il pipistrello”, ultimo volume della trilogia ambientato ad Alessandria d’Egitto. Qui è espressa la sua costante preoccupazione per i suoi protagonisti attraverso una scena corale dove i sopravvissuti commemorano coloro che sono morti.
Nel 1967 e per tutto il periodo della dittatura dei colonnelli (1967-1974) le “Città alla deriva” vengono censurate. Tsirkas, che all’epoca viveva ad Atene, partecipò al Fronte Patriottico e scrive per l’antologia “Diciotto testi”.
Medita su una nuova opera in forma di trilogia a cui dà inizio nel 1976 con “Primavera perduta” che tratta della crisi politica del luglio 1965 e del colpo di stato monarchico. I due volumi successivi sulla dittatura e sul periodo che si apre con la caduta del regime dei colonnelli non furono mai scritti. Stratis Tsirkas morì nel gennaio del 1980, dopo essere riuscito a cambiare la letteratura greca, a spingere lo sguardo oltre i limiti delle convinzioni ufficiali e a creare un esempio di alta moralità.


terg_diag_poihsh_12_7mMarzo 2012
VIII CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA CASTELLO DI DUINO
La Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, la Comunità Greco-Orientale di Trieste e l’Università di Trieste – Lingua e Letteratura Neogreca nel quadro del dialogo interculturale, partecipano all’organizzazione dell’VIII Concorso Internazionale di Poesia Castello di Duino. Il Premio Internazionale di Poesia è organizzato, ogni anno nel mese di marzo in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale della Poesia, dall’Associazione di Volontariato Poesia e Solidarietà e dal Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con il sostegno terg_diag_poihsh_12_3mdell’UNESCO, del principe Alessandro Della Torre Tasso del Castello di Duino, dei Comuni di Duino e di Muggia, della C.E.I. (Central European Initiative) e di diverse altre associazioni.
Presidentessa dell’associazione culturale «Poesia e Solidarietà» nonché del Premio Internazionale di Poesia Castello di Duino è la docente dell’Università di Trieste prof.ssa Gabriella Valera Gruber.
Il concorso di poesia – uno dei principali a livello internazionale – è rivolto a giovani fino ai 30 anni e alle scuole. Fino ad oggi vi hanno partecipato circa 5.800 ragazzi. All’edizione di quest’anno hanno partecipato 1.080 poesie scritte in 23 lingue diverse e 60 scuole.
La partecipazione della Grecia è avvenuta per iniziativa della Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura nell’ambito della collaborazione con gli enti culturali locali e con il supporto del Ministero dell’Istruzione Ellenico. La Sezione Italiana, oltre ad aspetti organizzativi si è occupata della diffusione del bando presso le scuole greche di ogni grado attraverso il Settore Interculturale unificato per gli Studi, la Formazione e l’Innovazione del Ministero dell’Istruzione e presso associazioni culturali greche che si occupano di poesia. Nell’edizione di quest’anno si contano 38 candidature di giovani poeti e di scuole dalla Grecia.
diagwnismos_poiishs_2Ospite d’onore dell’VIII Concorso di Poesia “Castello di Duino” è il poeta greco Titos Patrikios È prevista la sua partecipazione come relatore principale durante:
– Workshop con Titos Patrikios dal titolo: «Tradurre: nell’officina del traduttore “Poeta”», 23 marzo 2012,ore 9.30 presso la Scuola Superiore di Lingue per Interpreti e Traduttori (via Filzi 14).
Titos Patrikios come relatore principale durante la serata di poesia intitolata: «Dialogo con la Poesia» che si terrà il giorno 24 marzo 2012, ore 17.30 allo storico «Caffè San Marco» (via Battisti, 18).

terg_diag_poihsh_12_2mPoesie greche che si sono distinte:
1. La giovane poetessa Anastasia Repulia si è distinta nella sezione “Poesie inedite” ed è stata insignita del premio “Sergio Penco” per la sua poesia “Notte di cristallo”. Parte della somma di 500 € prevista dal premio verrà devoluta in beneficenza. In occasione della premiazione.
2. La giovane poetessa Eleni Chasioti con la poesia “Collage of mirrors” ha ottenuto una segnalazione di merito per la pubblicazione della poesia all’interno dell’edizione che ogni anno raccoglie le poesie del concorso che si sono distinte.
3. Due le scuole greche che si sono distinte all’interno della sezione di concorso dedicata alle scuole ottenendo una segnalazione d’onore: il 6ο Ginnasio Chalkidas (responsabile l’insegnante Violeta Chassiotu) e il 3ο Ginnasio Karditsas (responsabile l’insegnante Stavrula Siatira).


ital_venice_2Marzo/Aprile 2012
GRECI E GRECO A VENEZIA 2012
La cattedra di Lingua e Letteratura Neogreca dell’Univeristà Ca’ Foscari di Venezia organizza un ciclo di manifestazioni dal titolo «Greci e greco a Venezia 2012», un’iniziativa che intende promuovere, in un periodo cruciale per la Grecia, la conoscenza della lingua, letteratura e cultura greca che insieme costituiscono una ricchezza non riducibile a parametri economici. La manifestazione si svolge con il patrocinio del Consolato di Grecia a Venezia e della Fondazione Ellenica di Cultura – Sezione Italiana, con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Educazione della Repubblica di Cipro e del programma europeo Erasmus Teaching Staff e in collaborazione con la Casa delle Parole e la Libreria Ca’ Foscarina.
È prevista la partecipazione di accademici ellenisti provenienti da tutto il mondo, di intellettuali, letterati e rappresentanti dell’Unione Europea tra cui la docente della cattedra di neogreco dell’Università Ca’ Foscari di Venezia prof.ssa Caterina Carpinato e dell’Università La Sapienza di Roma prof.ssa Paola Minucci e il poeta greco Nassos Vaghenàs.
Il programma, articolato in vari appuntamenti, prevede conferenze e incontri sulla figura e l’opera di Odisseas Elitis, Nassos Vaghenàs, Andreas Kalvos, Menis Kumandareas e altri.
Il ciclo di manifestazioni intitolato «Greci e greco a Venezia 2012» si svolgerà dal 27 marzo al 18 aprile a Venezia.


terg_agiografies_1Aprile 2012
IL VOLTO DELL’ASSOLUTO
L’icona bizantina è una creazione che compare nel V secolo. L’Impero di Bisanzio crolla nel 1453, ma con i popoli balcanici e slavi, la storia delle icone cavalca a grandi passi lo spazio ed il tempo. Più che un’opera d’arte l’icona fa appello a quell’arte che permette il passaggio dal visibile all’Invisibile. La bellezza dell’icona non è esclusivamente estetica, né esclusivamente spirituale, ma interiore; essa ha la fonte nel suo archetipo, nel suo modello. Questa bellezza sfugge terg_agiografies_16all’osservatore della pura estetica, poiché la scoperta dell’essenza profonda dell’icona richiede luce interiore per chi la contempla. Questi deve accogliere la Luce che è Dio stesso per poter percepire, con lo sguardo purificato, la Grazia Divina che trasfigura la materia.
La Fondazione Ellenica di Cultura-Sezione Italiana, la Comunità Greco Orientale di Trieste con la benedizione del Sacro Monastero di San Paolo del Sacro Monte Athos e con il sostegno dell’Ente Ellenico per il Turismo e di Mount Athos Area Organization promuovono la mostra “Il Volto dell’Assoluto” che presenta oltre 80 icone contemporanee dipinte da monaci athoniti. Esse rappresentano i sacri volti di Cristo, della Madonna Sua Madre, di Angeli e Santi della tradizione cristiana, di scene e miracoli tratti dagli Evangeli.
terg_agiografies_17La loro realizzazione avviene secondo particolari accorgimenti tramandati nel tempo; ciò permette una conservazione inalterata per secoli. Si tratta di opere dipinte dalla mano dei maestri iconografi maggiormente considerati e, per la maggior parte, operanti a Nea Skiti, annessa al monastero di Aghiou Pavlou.
Durante tutto il periodo dell’esposizione i visitatori potranno anche trovare numerose ed interessanti proposte provenienti dal Santo Monte: articoli religiosi come il famoso incenso profumato, le candele di pura cera d’api, komboskini (rosari formati da nodi costituiti da nove croci), testi e brossure relativi alle icone, video dvd e cd musicali, ecc.; specialità alimentari come vini, miele, erbe aromatiche, tutti di alta qualità e di produzione biologica. È una rara occasione per scoprire nuovi sapori o per trovare qualcosa di terg_agiografies_2originale da utilizzare come gradito regalo per amici e famigliari.
Tutti i proventi della mostra saranno esclusivamente dedicati alla ricostruzione e alla rinascita di un lembo di terra del Monte Athos: il metochi di San Nicola in Monoxilitis. Abbandonato a seguito di un incendio per oltre vent’anni, dal 2005 è iniziata la ricostruzione per riportarlo a nuova vita. La generosità di tantissimi amici da ogni parte del mondo e l’organizzazione di mostre come questa stanno permettendo di proseguire in questa difficile ma entusiasmante scommessa.
Ad oggi numerosi sono stati gli eventi: a Roma nel 2004 presso il “Museo Nazionale” di Palazzo Venezia; in Austria nel monastero Cistercense di Schlierbach nel 2006 e nel monastero Agostiniano di San Florian nel 2007; in Belgio nel monastero Benedettino di Sant’Andrea a Brugges nel dicembre del 2007; ancora a Roma presso la Basilica dell’Aracoeli nel 2008; in Lussemburgo presso la terg_agiografies_4Chiesa di San Nicola a Wailer-la-Tour nel 2010; nel 2011 presso la parrocchia di Arzergrande (vicina a Padova e Venezia) ed in Austria nella Basilica di Loretto nel Burgerland. Di prossima programmazione, oltre a questa a Trieste, nel prossimo luglio presso Greenwich a Londra in occasione dei Giochi Olimpici, a novembre presso la Basilica di San Martino a Martina Franca e a dicembre a Parigi.
In un momento storico dove tutto il mondo cristiano sta riscoprendo la bellezza e la spiritualità della pittura sacra bizantina, questa mostra vuole essere un ulteriore apporto alla conoscenza del mondo cristiano ortodosso e delle sue sacre Tradizioni, una finestra sul mondo del Monte Athos, un invito ed un aiuto alla preghiera rivolto ad ogni cristiano e ad ogni uomo affinché ogni passo di innalzamento e di avvicinamento a Dio promuova la pace e la fratellanza universale.

terg_agiografies_5La mostra è stata inaugurata il 5 aprile 2012 alle ore 18.00 presso la Sala Giubileo a Trieste (via Mazzini, 3) e è stata presentata dall’ Archimandrita Gregorio Miliaris e dal curatore della mostra dott. Giorgio Tomelleri, alla presenza di 350 visitatori. La mostra è stata aperta dal 6 al 19 aprile 2012, tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 19.00.


terg_markaris_1Aprile 2012
PETROS MÁRKARIS: Trieste si tinge di giallo
La Fondazione Ellenica di Cultura, l’Università di Trieste – Lingua Neogreca e la Comunità Greco Orientale di Trieste con la collaborazione del Comune di Trieste – Museo Revoltella promuovono la Conferenza “PETROS MÁRKARIS: Trieste si tinge di giallo”. Il noto autore greco incontrerà il pubblico triestino all’Auditorium del Museo Revoltella (via Diaz 27) venerdì 20 aprile alle ore 17.30. Introdurrà il traduttore in italiano di terg_markaris_2Markaris, dott. Andrea Di Gregorio. Interverranno lo scrittore tedesco Veit Heinichen e il presidente del Circolo della Stampa, Roberto Weber. Maria Kassotaki, esperto linguistico Lingua Neogreca-Università di Trieste, presenterà la manifestazione.
Petros Márkaris è nato nel 1937 da una famiglia greco-armena a Istanbul dove ha vissuto fino all’adolescenza. Ha studiato sia a Istanbul che a Vienna e si è laureato in economia. Ha viaggiato tanto per lavoro (ha lavorato in una Società industriale) e solo verso la fine degli anni Settanta inizia il suo percorso letterario inizialmente come traduttore dall’inglese, dal tedesco e dal turco, lingue che parla e scrive correntemente, e come sceneggiatore televisivo e cinematografico. Si è stabilito definitivamente ad Atene nel 1964. La sua frequentazione di tanti paesi e popoli fa di lui un cosmopolita compiuto e ciò gli ha permesso di costruire dei personaggi ben caratterizzati.
terg_markaris_m_2La sua prima apparizione nell’ambiente letterario greco è avvenuta nel 1965 con l’opera teatrale La storia di Ali Retzo. Drammaturgo, traduttore di opere letterarie (Faust di Goethe), studioso dell’opera di Brecht e amico e collaboratore di Th. Anghelòpulos (Giorni del ’36 [1972], Allessandro il Grande [1980], Il passo sospeso della cicogna [1991], Lo sguardo di Ulisse [1995] Premio speciale della Giuria a Cannes [1995], L’eternità e un giorno, che con la sua sceneggiatura ebbe la Palma d’oro a Cannes nel 1998) in poche parole un talento poliedrico. La fama presso il grande pubblico e all’estero l’ha avuta con il protagonista dei suoi libri polizieschi, il commissario Charitos. Charitos è un comune cinquantenne ma con un carattere incorruttibile, coscienzioso, serio persecutore del delitto. È un testardo, un grande osservatore e ha una caratteristica insolita per un poliziotto: quando ha un po’ di tempo, legge il vocabolario della lingua greca di Dimitrakos. Cerca sempre di fare il suo dovere anche se spesso e volentieri per farlo deve scontrarsi con i suoi superiori. Attraverso la vita quotidiana di Charitos e degli altri eroi di Márkaris il lettore vive la realtà greca e le sue patologie nazionali. “Quelli che hanno avuto modo di leggere articoli miei o miei testi autobiografici sapranno già che una delle ragioni per le quali sono arrivato, dopo diversi percorsi, al romanzo poliziesco è perché lo considero il migliore veicolo narrativo attraverso cui uno scrittore può oggi toccare argomenti sociopolitici” afferma P. Márkaris in una intervista.
terg_markaris_m_3Nel 2010 e nel 2011 sono stati pubblicati in Grecia i due primi romanzi della “trilogia della crisi”: Prestiti scaduti e Condono tombale (link) (di prossima pubblicazione anche in Italia) che si occupano della crisi che tormenta in questo periodo la Grecia e descrivono le implicazioni che questa crisi provoca nella vita sociale, politica ed economica del paese. Márkaris vede delle caratteristiche tragiche in questa situazione e dichiara che non è casuale la scelta della trilogia per raccontare la realtà: “d’altronde anche le tragedie antiche erano trilogie: pensiamo all’Orestea di Eschilo. La crisi che tormenta in questo momento il paese supera la quotidianità. Perché il delitto è nel nucleo della crisi. Questo che vive la Grecia è un delitto che viene compiuto da molti anni e in cui sono implicati molti autori: dai politici, dalla sovrastruttura economica e il sistema bancario fino ai semplici cittadini. Questo delitto non ha solo esecutori, ma anche complici e istigatori e naturalmente tante vittime. La Trilogia della crisi ha l’ambizione di presentare un affresco di questo “delitto duraturo”, di cercare i suoi differenti aspetti e vedere le conseguenze che avrà specialmente sulle vittime. Tutti e tre i romanzi hanno per protagonista il commissario Charitos.”
In Italia i libri di P. Márkaris hanno avuto tanto successo. Márkaris stesso dice che ha molte cose in comune con A. Camilleri: “Il modo in cui guardiamo alla società, il modo in cui capiamo come la corruzione sia un grande problema nelle nostre società. Montalbano e Charitos sono due poliziotti che provano a fare il proprio lavoro nonostante i superiori e la corruzione del sistema politico. Il buon cibo è importante per entrambi. Grecia e Sicilia sono molto simili non solo per il clima, ma anche per lo stile di vita e le implicazioni politiche”
I libri di P. Márkaris sono stati tradotti in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Spagna, in Turchia, e negli Stati Uniti. In Italia sono stati tradotti da Andrea di Gregorio (link) e sono stati pubblicati tutti dalle edizioni Bompiani.
Nel 2008 e solo per un anno Márkaris è stato presidente del Centro del libro Greco(Ε.ΚΕ.ΒΙ).
Maria Kassotaki
Esperto linguistico Lingua Neogreca – Università di Trieste


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Maggio 2012
REA GALANAKI: frammenti di vite attraverso la letteratura
La Fondazione Ellenica di Cultura, l’Università di Trieste – Lingua Neogreca e la Comunità Greco Orientale di Trieste con il sostegno del Ministero Ellenico per la Cultura promuovono la conferenza “Rea Galanaki: frammenti di vite attraverso la letteratura”. La nota autrice greca incontrerà il pubblico triestino alla Sala Giubileo – Filoxenia (via Mazzini 3, Trieste) venerdì 18 maggio 2012 alle ore 17.30. Introdurrà Anteos Chrysostomides, direttore della sezione di letteratura straniera della casa editrice “Kastaniotis”, giornalista e premiato traduttore dall’italiano al greco di Antonio Tabucchi e Italo Calvino. Presenta: Maria Kassotaki, insegnante di Lingua Neogreca dell’Università di Trieste.

terg_galanaki_1Rea Galanaki è nata a Iraklio nel 1947, in un’epoca in cui le città a Creta mantenevano ancora uno stretto contatto con i paesi e le zone dell’interno. Figlia di medici, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali e liceali ad Iraklio, si trasferisce ad Atene per studiare Archeologia e Storia. Da studentessa universitaria, durante il regime dei colonnelli partecipa a manifestazioni di protesta contro la dittatura ed esordisce come scrittrice su autorevoli riviste antidittatoriali.
Autrice inizialmente di poesie, decide presto di dedicarsi al romanzo, al racconto e al saggio. La sua produzione letteraria in prosa è stata più volte premiata ottenendo i principali riconoscimenti letterari greci. Per due volte le viene assegnato il Premio statale – nel 1999 per il romanzo Elena Nessuno e nel 2005 per la raccolta di racconti Una mano quasi azzurra. Tra gli altri riconoscimenti figurano il Premio “Nikos Kazantzakis” del Comune di Iraklio (1987), il Premio per la prosa “Kostas e Eleni Uranis” dell’Accademia di Atene per il romanzo Il secolo dei labirinti (2003) e il Premio dei Lettori del Centro Nazionale del Libro per la cronologia romanzata Acque profonde e silenziose (2006). La sua opera La vita di Ismaìl Ferìk Pasha è stata il primo romanzo greco ad essere inserito dall’Unesco nell’UNESCO Collection of representative Works nel 1994, mentre il romanzo Eleni Nessuno è entrato a far parte nel 1999 dei tre finalisti del Premio europeo «Aristeion». Le sue opere sono tradotte in 15 lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, olandese, ceco, bulgaro, svedese, lituano, turco, arabo, cinese, ebraico e albanese. In italiano sono stati tradotti i romanzi Il secolo dei labirinti per le edizioni Ε/Ο ed Elena Nessuno per le edizioni Crocetti.
terg_galanaki_m2L’opera di Rea Galanaki abbraccia un ampio orizzonte tematico. Considerata a ragione un’innovatrice del «romanzo storico» per la sua capacità di ridare nuova linfa ad un genere che pareva esaurito e di promuoverne una nuova fioritura, non ha certo limitato la sua ispirazione ad esso e ha introdotto nella letteratura neogreca tematiche profondamente moderne soffermandosi su aspetti quali le molteplici identità dell’individuo, l’idea di appartenenza a diverse patrie, il significato di tempo e di luogo nel presente, il senso della perdita e la nostalgia per la patria, le ripercussioni delle leggi non scritte sulla vita odierna (vendetta, rapimento, ecc..).
Rea Galanaki non si schiera a favore dell’impegno militante delle donne scrittrici e della cosiddetta letteratura femminile, considerando ogni tipo di militanza un irrigidimento dell’ampia prospettiva letteraria. Il suo interesse si posa sull’anello debole, sulla capacità della storia e della società di far passare sotto silenzio le verità, sull’ingiustizia, sulla forza devastante del pregiudizio, sulle diverse manifestazioni della perfidia umana, oggi e sempre. In quest’ottica la questione dell’identità maschile o femminile dell’individuo è uno dei filoni di ricerca principali che percorre la sua opera.
La letteratura, come l’arte in genere, costituisce per Rea Galanaki una possibilità di superamento dei limiti (o dei veli) imposti dal quotidiano. È la possibilità di parlare di ciò che viene taciuto e nascosto e che opprime le coscienze, un modo di porre interrogativi che preoccupano società o individui, non per fornire risposte prestabilite o superficiali nè per giudicare o condannare. Spetta al lettore elaborare gradualmente la propria personale risposta, il proprio giudizio personale, in un dialogo con il libro destinato a durare anche dopo la lettura.
Una forma contemporanea e responsabile di «umanesimo» sembra spesso necessaria in un’epoca come quella odierna in cui tutto viene rimesso in discussione, in particolare ciò di cui la letteratura si era negli ultimi decenni liberata. D’altra parte, e più in generale, le molteplici sfaccettature della crisi odierna, i cambiamenti delle nostre società che ci pongono di fronte a questioni nuove e non ancora indagate, ci inducono rivolgerci anche all’arte per comprendere, per porre rimedio alla nostra ignoranza, per farci coraggio.
In conclusione, un accenno ai tratti distintivi del laboratorio letterario della scrittrice: struttura raffinata capace di diversificarsi adattandosi alle esigenze dettate dall’argomento dell’opera. Espressione linguistica vigorosa, agile, a tratti ritmica, profondamente colta, capace di sfruttare tutte le possibilità offerte dalla tradizione linguistica. Combinando ricerca approfondita e intertestualità, l’autrice riesce a moltiplicare i livelli di senso del testo rifuggendo l’autoreferenzialità ed aprendosi alla coscienza e alla memoria collettive e ai traumi condivisi della società. Queste sono alcune delle peculiarità della produzione letteraria di Rea Galanaki che hanno fatto di lei una delle principali scrittrici greche contemporanee e dei suoi libri delle opere molto lette e amate.

Opere dell’autrice
Romanzi:
– La vita di Ismail Ferik Pasha. Spina nel cuore. (Ο βίος του Ισμαήλ Φερίκ πασά. Spina nel cuore).
– Mi firmerò Louis (Θα υπογράφω Λουί)
– Elena Nessuno (Ελένη, ή ο Κανένας) – tradotto in italiano
– Il secolo dei labirinti (Ο Αιώνας των Λαβυρίνθων) – tradotto in italiano
– Acque profonde e silenziose, «il rapimento di Tassoula» (Αμίλητα, βαθιά νερά, «η απαγωγή της Τασούλας»)
– Fuochi di Giuda, ceneri di Edipo (Φωτιές του Ιούδα, στάχτες του Οιδίποδα)
Racconti:
– Una mano quasi azzurra (Ένα σχεδόν γαλάζιο χέρι)
– Racconti concentrici (Ομόκεντρα διηγήματα) – esaurito.
Saggi:
– Dalla vita alla letteratura (Από τη ζωή στη λογοτεχνία)
– Re o soldato? (Βασιλεύς, ή στρατιώτης;) – esaurito
Poesia:
– Poesie (comprende anche le vecchie raccolte di poesie).


kwnstantinidis_3Maggio/Settembre 2012
OMAGGIO ALL’ARCHITETTO ARIS KONSTANTINIDIS
Un tributo all’opera di Aris Konstantinidis, principale esponente dell’architettura greca del dopoguerra, sarà organizzato a Milano e a Trieste rispettivamente nel gennaio e nel febbraio del 2012 dalla Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura e dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano in collaborazione con la Comunità Greco-Orientale di Trieste.
L’omaggio comprende:
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– la mostra dal titolo “Aris Konstantinidis. L’intuizione della modernità”. Verranno esposti disegni, testi, pubblicazioni e fotografie appartenenti al archivio di A. Konstantinidis e riguardanti la sua opera.
– l’incontro – conferenza dal titolo “L’architettura moderna in Grecia e l’opera di Aris Konstantinidis” a cui interverranno importanti esponenti del campo dell’architettura italiano e greco e presentazione della monografia in italiano “Aris Konstantinidis, 1913-1993” edita da Electa, alla presenza degli autori Paola Cofano e Dimitri Konstantinidis.
La manifestazione è curata dall’’architetto e docente della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano  Paola Cofano.
MILANO: 9-25 maggio 2012
Spazio Mostre del DPA, Scuola di Architettura Civile, Campus Bovisa, Via Durando, 10.
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00.
Inaugurazione: 9 maggio alle ore 17.00
TRIESTE: 15-30 settembre 2012
Sala Giubileo-Filoxenia, Riva Tre Novembre 9.
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00


terg_pezogr_5Giugno 2012
PROSATORI DEL ‘900
La Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, l’Università di Trieste-Lingua Neogreca e la Comunità Greco Orientale di Trieste organizzano il tradizionale incontro letterario di chiusura dell’anno scolastico con la manifestazione dal titolo “Prosatori del ‘900”.
terg_pezogr_1La letteratura neogreca del Novecento si occupa della realtà storica e ci racconta gli eventi e la realtà vissuta da individui che hanno in qualche modo superato i loro limiti. La prosa neogreca del dopo guerra a cui appartengono gli scrittori scelti, risente delle molteplici spaccature che hanno colpito la società greca a partire dalla Catastrofe d’Asia Minore, dall’inasprimento dei contrasti sociali, dalla Resistenza e dalla Guerra Civile.
terg_pezogr_4Gli scrittori scelti sono Dimitris Chatzìs, Alki Zei, Tolis Kazantzìs, Ghiorgos Ioannu e Pròdromos Savvidis.
Ad introdurre la serata e presentare il programma della manifestazione sarà l’insegnante di Lingua Neogreca dell’Università di Trieste, dott.ssa Maria Kassotaki, la quale ha anche realizzato la scelta dei testi che verranno presentati.
Il programma della serata comprende la Lettura dei testi nella versione originale e nella traduzione italiana da parte degli studenti dei corsi di Lingua Neogreca dell’Università di Trieste, della terg_pezogr_3Fondazione Ellenica di Cultura, della Comunità Greca di Trieste e del Liceo Sloveno di Trieste “Prešeren”. Gli interventi saranno accompagnati dalla proiezione di materiale audiovisivo e dall’esecuzione di alcune canzoni, attinenti al tema dei testi scelti, da parte dei musicisti Irene Brigitte (voce) e Giovanni Settimo (chitarra).
La manifestazione si terrà venerdì 8 giugno 2012 alle ore 18.30 presso la Sala Giubileo-Filoxenia della Comunità Greco-Orientale di Trieste.
terg_pezogr_2Il programma comprende:
Introduzione: Maria Kassotaki, insegnante di Lingua Neogreca dell’Università di Trieste
Lettura di testi: in lingua greca e italiana da parte degli studenti dei corsi di Lingua Neogreca
dell’Università di Trieste, della Fondazione Ellenica di Cultura, della Comunità Greco Orientale di Trieste e del Liceo Sloveno di Trieste “Prešeren”.
Testi letterari:
– Dimitris Chatzìs: “Il battesimo” (Το Βάπτισμα) dal libro “Gli indifesi” (Οι ανυπεράσπιστοι), traduzione della prof.ssa Lucia Marcheselli Loukas.
– Pròdromos Savvidis: Così (Έτσι) dal libro Due gocce di pioggia (Δυο σταγόνες βροχής), traduzione della prof.ssa Lucia Marcheselli Loukas, periodico “Linea d’ombra”, Milano, XIV, 112, Feb. 1996, p. 46.
– Alki Zei: La fidanzata di Achille (Η Αρραβωνιαστικιά του Αχιλλέα), traduzione della prof.ssa Lucia Marcheselli Loukas, Crocetti Editore, Milano 1998.
– Ghiorgos Ioannu: Per amor proprio (Για ένα φιλότιμο), traduzione della prof.ssa Lucia Marcheselli Loukas.
– Tolis Kazantzìs: La statua (Το άγαλμα) dal libro Catastrofi (Καταστροφές,) traduzione della prof.ssa Lucia Marcheselli Loukas.
Musica: Irene Brigitte (voce) e Giovanni Settimo (chitarra).
– Quand’ero ragazzino, testo: Arghiris Vergòpulos, musica: Linos Kòkotos
– Ποιος είν’ τρελός από έρωτα, testo: Ghiorgos Sarantaris, musica: Manos Chatzidàkis
– Οι παλιοί μας φίλοι, testo e musica: Dionissis Savvòpulos
– Οι μοιραίοι, testo:Kostas Vàrnalis, musica: Mikis Theodorakis
– Το άγαλμα, testo: Lefteris Papadopulos, musica: Mimis Plessas


terg_asia_1Novembre 2012
ASIA MINORE: lo Sradicamento del Mondo Greco Serata Musical letteraria a Trieste
La Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, l’Università di Trieste-Lingua Neogreca e la Comunità Greco-Orientale di Trieste, in occasione del compimento dei 90 anni dalla Catastrofe dell’Asia Minore, organizzano la serata musical letteraria dal titolo Asia Minore : lo Sradicamento del Mondo Greco.
La Catastrofe dell’ Asia Minore, la grande catastrofe etnica del 1922, è presentata attraverso testi letterari e composizioni musicali rappresentative dell’ epoca.
La manifestazione si terrà Sabato 10 Novembre 2012, alle ore 18.00, presso la Sala Giubileo – Filoxenia della Comunità Greco-Orientale di Trieste.
Programma
1. Introduzione
terg_asia_m3Breve presentazione della cronaca della Catastrofe dell’ Asia Minore.
Breve presentazione dell’edizione italiana “La migrazione dall’Asia Minore verso la Grecia (1922-1924)” [Η προσφυγιά από την Μ. Ασία στην Ελλάδα (1922-1924) ] del filologo Dimitrios Mammis. Il volume è stato pubblicato dal Dipartimento della Lingua Neogreca dell’ Università di Trieste , con il sostegno del Ministero Ellenico della Cultura.
La manifestazione verrà presentata dalla Dott. Maria kassotaki, docente di lingua neogreca al”Università di Trieste, che ha curato il programma della serata letteraria.
2. Lettura di testi letterari, in lingua italiana e greca, da parte degli studenti del Dipartimento di Lingua Neogreca dell’Università di Trieste dai seguenti libri:
L’Iniziazione – Della Rivoluzione, della Solitudine e della Lussuria, Atene, Kastaniotis, 2000, Giorgio Michailidis.
Stu Chatzifrangu, Atene, Estìa, 1988, Kosmàs Politis.
Manoscrito sett. ’41, Atene, ‘Ikaros, 1972, Giorgio Seferis.
Terre insanguinate, Atene, Kedros, 1962, Didò Sotirìu.
terg_asia_m23. Interpretazione di canzoni caratteristiche di grandi compositori greci ad opera degli artisti Italiani Irene Brigitte (voce)
e Giovanni Settimo(chitarra):
“Brucio brucio”, versi: Nikos Gatsos, musica: Stavros Xarchakos, cantante: Sotirìa Leonardu.
terg_asia_m4“Le canzoni di Smirne”, versi: Ilias Katsulis, musica: Pantelìs Thalassinòs, cantante: Pantelìs Thalassinòs.
“San Febbraio”, versi: Manos Eleftherìu, musica: Dimos Mutsis, cantante: Petrì Salpea.
“Stamatis Komninòs”, versi: Manos Eleftherìu , musica: Dimos Mutsis, cantante: Dimitris Mitropanos.
“E se è colpa di qualcuno”, versi: Manos Eleftherìu, musica: Dimos Mutsis, cantante: Petrì Salpea.
terg_asia_m1Durante la manifestazione verranno proiettate fotografie, dell’archivio del fotoreporter di Smirne Manolis Megalokonomou, che visse lo splendore e la caduta di Smirne.
Le foto sono pubblicate nel libro “Smirne: dall’archivio di un fotoreporter”, Ermis, 1922.
La manifestazione si concluderà con la testimonianza personale sulla catastrofe di Smirne, della Signora Maroula Vikou, di nazionalità greca ma residente a Trieste.
Sabato 10 novembre 2012, ore 18.00
Sala Giubileo- Filoxenia della Comunità Greca di Trieste


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Novembre 2012
ÈNTECHNI MUSIKÌ – concerto di poesia greca musicata
Il XV Festival internazionale della poesia di Trieste e la Fondazione Ellenica di Cultura-Italia con il contributo del Ministero per la Cultura Ellenico e con il Patrocinio dell’Università di Trieste – Lingua Neogreca nell’ambito delle manifestazioni del XV Festival internazionale della poesia di Trieste ( dal 26/11 al 1/12/2012) organizzano la serata musical letteraria dal titolo “Èntechni musikì – concerto di poesia greca musicata”.
terg_mousiki_bradia_2012m1Poesia musicata, “èntechni musikì”, letteralmente “Musica in arte”: poesie scritte in un primo tempo e solo in un secondo tempo musicate e poesie scritte per venire musicate. Un pubblico più ampio ha potuto conoscere, attraverso la musica, l’opera dei grandi poeti greci. Le loro poesie musicate furono fra le più popolari canzoni che abbiano mai espresso i desideri, le gioie, i dispiaceri, i momenti di raccoglimento, la caduta ma anche l’insurrezione, gli amori e le passioni del popolo greco. Inoltre la poesia musicata è stata collegata a periodi storici importantissimi della Storia Moderna della terg_mousiki_bradia_2012m2Grecia come la Catastrofe dell’Asia Minore, la Resistenza, l’Occupazione Tedesca, la Guerra Civile e la Dittatura dei Colonnelli. Nessun popolo al mondo è riuscito a far diventare la poesia così popolare quanto il popolo greco. I rappresentanti più importanti di questo genere musicale sono i compositori Manos Chatzidakis, Mikis Theodorakis, Manos Loizos e Christos Leontis etc…
terg_mousiki_bradia_2012m3Il Programma comprende una presentazione della “Èntechni musikì – poesia greca musicata” a cura della docente di lingua Neogreca dott.ssa Maria Kassotaki e l’interpretazione di canzoni rappresentative di grandi compositori greci dagli artisti Italiani Irene Brigitte (voce)
e Giovanni Settimo (chitarra).
Ospite d’onore del XV Festival della Poesia:
il poeta e scrittore Wole Soyinka (Nigeria, Premio Nobel per la letteratura 1986
Mercoledi 28 novembre 2012, alle 18.00,
presso la libreria Knulp (Via della Madonna del Mare, 7).


terg_natale_2012_1Dicembre 2012
NATALE NEL MONDO : Immagini e Poesia
La Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, l’Associazione Esperantista Triestina e la Comunità Greco – Orientale di Trieste organizzano la mostra “Natale nel Mondo : Immagini e poesia” in collaborazione con l’Associazione Poesia e Solidarietà, il Centro Unesco di Trieste e l’Associazione Culturale Friedrich Schiller. La mostra si inaugura domenica 9 dicembre 2012 e costituisce la sesta manifestazione nell’ambito del programma di dialogo interculturale “Linguaggi e Culture a Trieste” realizzato con il supporto e il cofinanziamento della Provincia di Trieste. Al programma, il cui partner principale è l’Associazione Poesia e Solidarietà, partecipano inoltre come partners la Fondazione Ellenica di Cultura – Sezione Italiana, il Centro Unesco di Trieste, l’Associazione Esperantista Triestina e l’Associazione Culturale Friedrich Schiller.
terg_natale_poihsh_1La mostra presenta la Natività attraverso gli occhi dei ragazzi di ogni parte del mondo, di diverse culture, stimoli ed esperienze di vita che sono uniti dalla stessa Fede. I ragazzi, nelle loro opere, usando varie tecniche, esprimono a volte la loro ingenuità, a volte sentimenti di gioia con un tripudio di colori, a volte sentimenti di tristezza e dolore, con tinte opache e sfumate, come nei disegni dei ragazzi del Congo.
terg_natale_poihsh_2La maggior parte delle opere esposte si esprime, “attraverso la semplicità della lingua dei bambini” che è universale e comprensibile a tutti, lingua in cui ritroviamo quei valori che sono fondamentali per tutte le culture: la nascita, la famiglia, la solidarietà e l’umanità.
La mostra è stata arricchita con icone dipinte su legno seguendo le tecniche agiografiche e sono opere degli studenti che hanno seguito il corso di agiografia di Dimitrios Tzirachis che è stato organizzato dalla Comunità Greco – Orientale di Trieste nel 2006, e con icone degli allievi dell’agiografo Padre Egon Sendler, dipinte con la tecnica della tempera all’uovo.
Sala Giubileo-Filoxenia», via Mazzini, 3, Trieste
Inaugurazione: 9 Dicembre 2012, ore 17.00
Durata della mostra dal 9 al 23 Dicembre 2012
Orario: feriali e festivi 10.30-12.30 e 16-19
terg_natale_poihsh_3Nell’ambito della mostra dal titolo “Natale nel Mondo: Immagini e Poesia” organizzata dalle associazioni culturali Fondazione Ellenica di Cultura- Sezione Italiana e Associazione Esperantista Triestina in collaborazione con la Comunità Greco-Orientale di Trieste, sono in programma due incontri di poesia nel contesto della mostra stessa. La mostra e gli incontri di Poesia fanno parte delle manifestazioni del programma interculturale “Linguaggi e Culture a Trieste” che è coordinato dall’Associazione culturale “Poesia e Solidarietà”, con il contributo ed il cofinanziamento della Provincia di Trieste.
terg_natale_poihsh_4Gli incontri di Poesia:
-21 Dicembre 2012, ore 17.30 presso la Sala Giubileo-Filoxenia ( Riva III Novembre 9):
Si terrà la presentazione della nuova raccolta poetica della poetessa Prof.ssa Gabriella Valera Gruber dal titolo “Le molte case dei miei ritorni”. La raccolta poetica sarà presentata dalla poetessa Alda Guadalupi.
-23 Dicembre 2012, ore 11.00 presso la Sala Giubileo-Filoxenia ( Riva III Novembre 9):
Verranno lette poesie ispirate al Natale in italiano ed in varie lingue, ed inoltre testi di bambini e di poeti la cui cultura e fede non riconoscono il Natale, ma esprimono analoghi sentimenti di pace, a testimoniare l’universalità dell’umano desiderio di bene.
Alla manifestazione, oltre agli organizzatori della mostra, parteciperanno anche il Centro Sakya di Trieste e l’ ICS (Consorzio italiano di Solidarietà).