“Sulle tracce di Fermor a Creta” – Conferenza

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“Sulle tracce di Fermor a Creta” è l’argomento di cui si parlerà, con supporto di immagini, venerdì, 23 Febbraio 2018, nella sala Paolo Alessi (corso Italia 13, I piano) del Circolo della Stampa che organizza l’incontro con l’Associazione “Trieste-Grecia “Giorgio Costantinides” e la Fondazione Ellenica di Cultura in Italia. Protagonista Spiro Coutsoucos, architetto, giornalista, scrittore e studioso della storia del Mediterraneo Orientale.

Allo scoppio della II guerra mondiale, Patrick Leigh Fermor, autore di magnifici libri di viaggio, allora scapestrato giovanotto di 24 anni che aveva da poco attraversato l’Europa fino a Constantinopoli si arruolò volontario. Inquadrato nel SOE (Special Operations Service), il servizio segreto britannico creato da Churchill nel 1940, venne paracadutato nella Creta occupata dai nazisti per organizzare una rete di intelligence con il supporto dei partigiani cretesi. Dopo l’armistizio dell’ 8 Settembre entrò in contatto con il generale Angelo Carta che comandava il territorio orientale di Creta ed era in aperto contrasto coi tedeschi per la loro brutalità. Fermor organizzò la fuga di Carta attraverso le montagne dell’ isola e via mare fino in Egitto. Rocambolesco fu poi il rapimento del generale tedesco Heinrich Kreipe.

La notte del 26 Aprile del ’44 Fermor e il suo luogotenente Stanley Moss, travestiti da poliziotti tedeschi, fermarono l’auto del generale e lo rapirono con l’aiuto di una banda di partigiani cretesi.  Con Moss al volante, Fermor che indossava il cappello del generale e due cretesi che tenevano fermo Kreipe sotto i sedili posteriori attraversarono miracolosamente indenni ventidue posti di blocco, abbandonarono l’auto nelle vicinanze di Rethimno e proseguirono a piedi verso il Monte Ida per attraversare l’isola verso sud. Radio Londra, che avrebbe dovuto dar notizia del rapimento come avvenuto, li tradì per sbaglio annunciando che il rapimento era in corso. Seguirono diciotto giorni di rocambolesca fuga attraverso le maglie dell’esercito tedesco. Scamparono alla caccia all’uomo grazie alla rete di supporto dei clan cretesi e all’aiuto della popolazione civile che li ospitava di notte nei suoi villaggi, a volte a pochi passi dai tedeschi. Il rischio di essere scoperti fu enorme. “Centinaia di cretesi sapevano esattamente dove eravamo – ebbe a dire Fermor – ma nessuno ci tradì.” La notte del 14 maggio, sulla spiaggia di Peristères, vicino al villaggio di Rodàkino, sotto il naso di una guarnigione tedesca, finalmente il gruppo si imbarcò su una motovedetta inglese e tutti raggiunsero sani e salvi l’Egitto.

La vicenda è stata in seguito narrata da Moss nel libro “Ill met by Moonlight: The Abduction of General Kreipe” e in un film omonimo del 1957 (“Colpo di mano a Creta”) con Dirk Bogarde nel ruolo di Fermor.  Nel 1972 una memorabile trasmissione televisiva greca riunì intorno a un tavolo rapito e rapitori. Infine, nel 2014 è stato pubblicato postumo “Abducting a General: The Kreipe Operation and SOE in Crete”, il diario del rapimento, scritto dallo stesso Fermor. Spiro Coutsoucos guiderà i presenti lungo l’itinerario della fuga, da lui ripercorso, nel 2013, con due guide cretesi ed un gruppo di amici.

Spiro Coutsoucos

Nato ad Atene “di passaggio” nel ‘47, figlio della Diaspora (madre di Smirne, padre di Kastellorizo), ha trascorso tutta la vita in Italia ma ha tenuto legami molto stretti con la Grecia. Ha svolto studi classici, laureato in Architettura, giornalista, appassionato di storia del Mediterraneo orientale. Ha ricoperto ruoli di rilievo nelle maggiori case editrici italiane (Mondadori, Rizzoli) fino alla pensione. Ha poi fondato l’Associazione Culturale “un’altragrecia” che organizza conferenze di storia, arte e cultura greca, viaggi culturali sulle isole e sulla Grecia continentale. Ha ripercorso nel 2013 l’itinerario di Fermor a Creta con due guide cretesi e un gruppo di amici italiani. Autore di un manuale di trekking per il Touring Club Italiano e di articoli sulle isole greche per riviste di settore.


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