VENIA DIMITRAKOPOULOU. FUTURO PRIMORDIALE – Suono

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Trilogia di mostre in Italia
CIVICO MUSEO SARTORIO E CASTELLO DI SAN GIUSTO
Trieste
13 aprile – 16 giugno 2019

Inaugurazione Civico Museo Sartorio venerdì 12 aprile, ore 17
alla presenza dell’artista
Incontro con l’artista al Castello di San Giusto sabato 13 aprile, ore 12

a cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini

Trieste ospita la terza importante mostra personale in Italia di Venia Dimitrakopoulou, dal 13 aprile al 16 giugno nelle storiche sale del Civico Museo Sartorio e del Castello di San Giusto, a cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini. Con la terza importante personale italiana l’artista, dopo aver affrontato le tematiche della “materia” a Palermo e del “logos” a Torino, propone ora una nuova selezione di lavori dedicati al tema del “suono”.

Quale suono può nascere dall’ombra? Quali parole scaturiscono dall’insonnia e come possono suonare all’interno della camera da letto di un Duca? E che cosa può collegare figure scolpite nella dura pietra vulcanica con delicati mantelli “ricamati” con i pensieri più intimi e spontanei? Le risposte promette di darle Venia Dimitrakopoulou a Trieste, all’ultima tappa della sua trilogia espositiva italiana, che porta il titolo “Futuro Primordiale – Suono”. In due spazi espositvi, al Civico Museo Sartorio, un’elegante residenza del XVIII secolo piena di mobili in stile Impero e Biedermeier, accanto a una rara collezione di Gianbattista Tiepolo e all’imponente Castello di San Giusto, del XIV secolo, un simbolo della città di Trieste e una delle sedi dei Musei Civici, la scultrice greca presenta una serie di suoi lavori ispirati dal suono.

«La trilogia si conclude a Trieste, città importante sia per la sua posizione geografica che per la sua storia. Un crocevia che collega i due punti cardinali, Nord e Sud, esattamente come la Grecia. Del resto, la dualità è uno dei cardini principali del mio lavoro, come anche lo spazio intermedio. Iniziando da Palermo (Sud) dove protagonista è stata la Materia, con tappa intermedia a Torino con il Logos, arrivo ora a Trieste (Nord) con il Suono, cioè la “non materia”. Un tentativo di mappatura della condizione umana e del ciclo della vita, così come io lo percepisco.» spiega Venia Dimitrakopoulou il modo in cui è stato creato questo particolare viaggio artistico attraverso l’Italia. Un viaggio che, come lei lo definisce, è un progetto in continua evoluzione, in quanto non si tratta di una mostra itinerante, bensì di tre mostre distinte, ognuna delle quali focalizza su tematiche diverse ed è stata adattata agli elementi caratterizzanti delle città e degli spazi espositivi che la ospitano.

Nella Sala della Musica del Museo Sartorio, restaurato recentemente anche grazie al contributo generoso della Famiglia Costantinides, Venia Dimitrakopoulou presenta un’installazione sonora site-specific composta in collaborazione con Pablo Ortiz, compositore e professore presso l’Università Davis di California, con il quale la scultrice ha già lavorato in passato.

Nell’Appartamento del Duca, spicca l’opera Insomnia bed (2011), un grande drappo in carta adagiato sul letto che campeggia nella stanza, sul quale prendono forma pensieri, parole ripetute, ossessioni, paure, ansie, sogni. E mentre stimolano il visitatore a scoprirli sulla superficie della carta, sfuggono come sussurri dalla voce di Venia Dimitrakopoulou, poiché sono stati registrati per comporre la parte sonora dell’installazione. Nel Salotto Rosa ritroviamo un’installazione creata da vesti in lana di vetro, opere fondamentali dell’intera trilogia. Nella sala degli Arazzi, una sintesi della trilogia agisce come addio in questo viaggio in Italia e permette ai visitatori di avere un assaggio dell’intero progetto espositivo da Palermo, a Torino e a Trieste, ma anche di farsi un’idea generale del percorso creativo di Venia Dimitrakopoulou, attraverso sculture intagliate nella pietra vulcanica, delicati manti che portano scritte di parole erotiche o protettive, disegni e superfici piene dei pensieri dell’artista, sotto il titolo “Linee di pensiero”, nonché un nuovo lavoro fatto appositamente per la specifica mostra, il quale evoca uno spartito decostruito.

Al Castello di San Giusto, infine, la video-installazione “Sounds and Shadows”: una composizione di suoni e ombre provenienti dalla scultura “Ombre di Promahones” –opera emblematica di Venia Dimitrakopoulou che adorna il cortile principale del Museo Archeologico Nazionale di Atene- e rielaborati da Pablo Ortiz e Venia Dimitrakopoulou, saranno proiettate sulle pareti del Castello.

«Il suono ha un enorme potere evocativo -specifica Ortiz riguardo al suo lavoro con la scultrice- che deriva dalla sua natura astratta. Suggerisce narrazioni che ognuno di noi sviluppa e completa a suo piacimento nell’intimità della propria mente. I suoni di questa installazione non sono pensati per essere ascoltati; semplicemente contribuiscono alla natura coinvolgente dell’esperienza. L’ascolto di questi suoni completa le sensazioni che la vista delle opere d’arte in mostra provoca allo spettatore».

La trilogia, sotto il titolo generale “Futuro Primordiale”, ha avuto l’avvio il 16 novembre 2018 con la mostra presso il Museo Archeologico Antonino Salinas di Palermo, completata il 3 febbraio 2019. La mostra di Palermo, sul tema della “Materia”, è stata un grande successo, a giudicare dall’affluenza di pubblico (contati 14.000 visitatori) e dalla risposta della stampa italiana, greca e internazionale. Eccezionale successo anche per la seconda parte della trilogia che ha avuto come tema centrale il “Logos”, la “Parola”, ed è stata ospitata dal 21 febbraio al 31 marzo dalla Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

L’organizzazione della trilogia “Futuro Primordiale” è firmata dalla Fondazione Ellenica di Cultura – Italia nel quadro di “Tempo Forte Italia-Ελλάδα 2019”, iniziativa dell’Ambasciata d’Italia ad Atene, che è stata adottata anche dai Ministeri della Cultura dei due Paesi, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo culturale e promuovere le relazioni e gli elementi culturali che uniscono i due paesi, in collaborazione con Artespressione di Milano, galleria di riferimento dell’artista in Italia. In particolare, la mostra di Trieste è co-organizzata con il Comune di Trieste, in collaborazione con la Comunità Greco Orientale di Trieste. L’evento gode dei patrocini del Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, dell’Ambasciata di Grecia a Roma, dei Consolati di Grecia e di Cipro a Trieste, del Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST), dell’Associazione Trieste-Grecia “G. Costantinides” e del supporto tecnico della Scuola di Musica 55 – Casa Della Musica.

La rassegna è accompagnata da un esaustivo catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Umberto Allemandi, con testo critico di Franco Fanelli.

Coordinate mostra a Trieste
Titolo Venia Dimitrakopoulou. Futuro Primordiale – Suono
Mostra organizzata da Fondazione Ellenica di Cultura – Italia
In co-organizzazione con Comune di Trieste
In collaborazione con Galleria Artespressione di Milano e Comunità Greco Orientale di Trieste
A cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini
Sede Civico Museo Sartorio, Largo Papa Giovanni XXIII 1, Trieste
Castello di San Giusto, Armeria e Lapidario Tergestino al Bastione Lalio, Piazza della Cattedrale 3, Trieste
Date 13 aprile – 16 giugno 2019
Inaugurazione Civico Museo Sartorio venerdì 12 aprile, ore 17
Incontro con l’artista Castello di San Giusto sabato 13 aprile, ore 12
Orari Civico Museo Sartorio: giovedì-domenica 10-17
Castello di San Giusto: tutti i giorni 10-19.
Aperture straordinarie: 21 aprile, 22 aprile e 1 maggio
Ingresso Civico Museo Sartorio: libero
Castello di San Giusto: compreso nel prezzo del biglietto intero €3,00, ridotto €2,00
Catalogo edito da Umberto Allemandi con testo critico di Franco Fanelli
Info pubblico veniad.italia@gmail.com



Cenni biografici: Venia Dimitrakopoulou è una scultrice greca, le cui opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Nata e formatasi ad Atene presso l’Accademia di Belle Arti, si diploma alla Scuola Superiore di Arte Drammatica del Conservatorio di Atene, per perfezionarsi poi presso l’Atelier Vivant de l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Attualmente vive e lavora tra la capitale greca e l’isola di Egina, è membro della Camera di Belle Arti della Grecia e del gruppo di lavoro del programma “Tempo Forte Italia – Grecia” dell’Ambasciata d’Italia ad Atene.

Numerose le mostre personali e collettive in Grecia e all’estero, dove le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private. La sua scultura monumentale Promahones è esposta e presentata nell’inverno 2014-15 presso il Museo Benaki di Atene, unitamente alla pubblicazione “Venia Dimitrakopoulou – Promahones” edita da Hatje Cantz; quindi nell’ottobre 2016 l’opera trova la sua collocazione nel cortile principale del Museo Archeologico Nazionale della capitale greca.

Nel 2015 presenta la sua attività artistica in Italia nel quadro dei programmi educativi della Biennale Sessions di Venezia dove si svolgono due incontri: “Immagini dalla Grecia contemporanea a Venezia” e “Intervista di Giorgia Florio a Venia Dimitrakopoulou” organizzati dalla Fondazione Ellenica di Cultura – Italia in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la sezione giovani del FAI – Fondo Ambiente Italiano. Gli eventi sono a cura di Caterina Carpinato unitamente alla galleria Artespressione di Milano di Paula Nora Seegy, dove nell’aprile 2016 inaugura la sua prima personale italiana dal titolo Selected works, a cura di Charis Kanellopoulou e Matteo Pacini. Da questi due incontri, per iniziativa dell’artista e di Aliki Kefalogianni, direttrice della Fondazione Ellenica di Cultura – Italia, prende il via il progetto del tour di mostre italiane che, dopo due anni di lavoro, si concretizza nella trilogia “Futuro Primordiale”.

Nel 2017 il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella le conferisce l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia per il suo contributo, attraverso l’operato artistico, al rafforzamento dei rapporti tra Grecia e Italia.

www.dimitrakopoulou.com


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