“I FORTI LEGAMI DI AMICIZIA TRA ITALIA E CIPRO”

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Importanti cooperazioni nell’ambito dell’economia e della cultura

Confereziere la dott.ssa Alexandra Zambà*
Presidente dell’Associazione dei Ciprioti in Italia NIMA

L’Associazione dei Ciprioti in Italia NIMA, in collaborazione con il Console della Repubblica di Cipro a Trieste Michalis Hatzakis, La Fondazione Ellenica di Cultura in Italia e la Comunità Greco Orientale di Trieste, organizzano una conferenza con obbiettivo la migliore reciproca conoscenza tra Italia Grecia e Cipro. Affronta l’argomento la presidente dell’Associazione dei Ciprioti in Italia NIMA.

L’orizzonte di questo incontro è la coltivazione dell’amicizia tra il popolo italiano e quello cipriota e le alleanze in ambito europeo per superiori scopi condivisi tra Italia e Cipro; le alleanze in ambito europeo utili per scopi comuni tra Cipro, Grecia e i paesi del mediterraneo. Avviamo questo convegno, consapevoli che gli incontri culturali aiutano a comprendere meglio quanto le culture europee siano somiglianti tra loro e quanto lo spirito greco abbia unito i popoli mediterranei attraverso l’arte, la filosofia e la scienza. Inoltre aggiungiamo che i ciprioti partecipano da millenni a questo processo evolutivo di genere culturale.

Un discorso che vuole essere un contributo ad un dialogo capace di delineare un ponte tra Mediterraneo ed Europa.

Siamo consapevoli che lo studio delle culture e delle tradizioni, il riconoscimento delle religioni, l’accettazione dei bisogni e delle aspirazioni, insomma la conoscenza reciproca, è l’indispensabile e solida base da cui far partire la costruzione di un mondo migliore. Certamente, la migliore conoscenza reciproca, è il presupposto indispensabile per la pace nel mondo. Perciò incontri culturali di vario tipo aiutano a comprendere meglio quanto le culture europee sono somiglianti tra loro. Quanto la Grecia ha unito i popoli sotto uno scudo con le arti, la filosofia e la scienza. Oramai è comune convinzione, dopo le culture pagane in Europa le fondamenta delle moderne culture di comune radice mediterranea sono poste dai greci. E i ciprioti da millenni coltivano ed espandono nel mediterraneo tutte le Arti.

Nel Mediterraneo nonostante la varietà delle culture e le differenze tra loro, possiamo dire che sono culture di comune radice mediterranea e europea, perciò rami dello stesso albero.

A partire dalla posizione geografica andiamo a sottolineare il fatto che Cipro nella fase storica che attraversiamo, diventa un elemento politico di stabilità, l’anello forte per la trattazione delle problematiche del Vicino Oriente.

Un primo chiaro segnale verso la stabilità dei rapporti è la Dichiarazione firmata da Israele, Grecia e Cipro, la quale sancisce il rafforzamento della cooperazione trilaterale in diversi settori, tra cui spicca quello energetico. Oltre alla possibile connessione delle reti elettriche mediante cavo sottomarino e alla gestione delle risorse idriche, oggi giocano un grande ruolo  i giacimenti di gas naturale i quali rappresentano una nuova opportunità di sinergia: la recente scoperta di riserve gasifere marine nelle acque di Egitto, Israele, Cipro (e Libano) potrebbe incentivare la cooperazione intra-regionale.

In più, i campi di gas sono tra loro vicini: Zohr, il giacimento più grande, scoperto dall’Eni al largo dell’Egitto, dista solo 90 chilometri dal cipriota Afrodite, che si trova a 7 km di distanza dall’israeliano Leviathan. Partendo dall’Egitto, il gasdotto sottomarino East-Med collegherebbe Israele, Cipro e, via Creta, trasporterebbe il gas del Mediterraneo orientale in Grecia e quindi in Europa. Tale progetto ridurrebbe la dipendenza energetica dell’UE da Russia e Algeria

La centralità del Mediterraneo orientale è geostrategica, dunque legata alla geopolitica propriamente militare: infatti, qui si concentrano le principali dinamiche di insicurezza contemporanee. In un quadro di instabilità crescente, la cooperazione energetica nel Mediterraneo orientale sarebbe un tassello di stabilizzazione regionale, utile a limitare l’entropia di una zona sempre più esposta a perturbazioni e interferenze esterne. Cipro sta costruendo molto rapidamente il suo polo energetico regionale per l’est Mediterraneo. Da quanto sono state fatte le prime trivellazioni è stata confermata la presenza di importanti depositi di gas naturale e l’isola sta diventando un polo regionale di energia importante, perciò diventa fondamentale la sua riunificazione. Sia l’UE che l’ ONU si sono impegnate a cercare un intesa su Cipro ma per superare l’ostacolo dello ”ultimo miglio” potrebbe venir richiesto un impegno più decisivo da parte dei paesi che contano nel quadro politico economico.

Ricordiamo che Cipro, la più grande isola del mediterraneo orientale è dolorosamente divisa dal 1974, nonostante i diversi tentativi di riunificazione. In questo delicato momento storico, Cipro trarrebbe ovviamente grandi vantaggi da una riunificazione. Prima di tutto, evidentemente, attrarrebbe più investitori e non ultimo ridurrebbe le tensioni nei paesi a lei vicini.  Tutti avrebbero vantaggi dalla stabilità ritrovata. Nonostante l’evidenza della strada da tracciare, siamo consapevoli che quest’obiettivo certo non sarà facile da realizzare.

Oltre i diversi aspetti politico economici che vedono convolti Cipro e Italia nel Mediterraneo, oggi affronteremo un altro capitolo che riguarda la cultura e la realizzazione di progetti comuni di crescita sociale e culturale. Ci riferiamo agli accordi siglati Il 14 settembre 2015. Sono stati accordi di collaborazione culturale, scientifica, tecnologica e nell’istruzione e di reciproco riconoscimento dei titoli universitari tra lo Stato Italiano e il governo della Repubblica di Cipro.

In particolare citiamo gli articoli 1 e 2; rispettivamente, chiariscono che la finalità dell’Accordo, consiste nella realizzazione di programmi ed attività comuni, ed indicano i settori di collaborazione, prevedendo, inoltre, che le due parti favoriscano anche forme di collaborazione nell’ambito dei programmi dell’Unione europea. I principali settori di collaborazione sono arte e cultura, tutela e restauro del patrimonio culturale, archivi, musei biblioteche; istruzione a tutti i livelli, professionale, secondaria e universitaria; cooperazione cinematografica e radiotelevisiva, e scambi giovanili; ricerca scientifica, tecnologica ed ambientale.

Va rilevato l’obiettivo della creazione di uno spazio euromediterraneo dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica. Nel settore artistico-culturale (articolo 4) viene favorita l’organizzazione di manifestazioni e di esposizioni, nonché la reciproca partecipazione a festival ed eventi culturali e artistici, mediante l’organizzazione di spettacoli e tournée di compagnie teatrali. In questo ambito rientra anche la cooperazione tra gli enti teatrali e lirici e le rispettive istituzioni musicali.Noi ci impegniamo a favorire la collaborazione riguardo alle attività di ricerca e di sviluppo culturale reciproco. Con scambi amichevoli per sollecitare e diffondere la propria cultura tra i due paesi ed il resto dell’Europa.

  • *Alexandra Zambà cipriota di lingua greca, ha vissuto e studiato a Cipro, si è laureata in Scienze Economiche all’Università di Roma ‘La Sapienza”. Ha proseguito con studi umanistici. Ideatrice e organizzatrice culturale europea, ha fondato società di produzione cinematografica e televisiva, è membro fondatore e dirige da anni l’Associazione dei Ciprioti in Italia NIMA, ha fondato e dirige il “Festival Internazionale di Roma OMBRE/ ΣΚΙΕΣ”. Ha curato Antologie bilingui di poesia ed è autrice di 12 testi e messinscena teatrali, di testi poetici e di saggi. Alcuni saggi su: Linguaggio Conoscenza e Potere, La traduzione letteraria, La traducibilità della lingua come principio di vitalità culturale, L’immigrazione di massa, La diversità come valore, Il valore terapeutico della poesia nelle malattie mentali, sono pubblicate in riviste internazionali o in rubriche on line. Suoi testi poetici sono accolti in diverse riviste e antologie internazionali ed il libro “Cipro e il fascino dei suoi percorsi narrativi” scritto con Claudia Camicia, è stato adottato come libro di studio dall’Università di Bari.

Fonti di ricerca :Il Giornale Roudi Baroudi – Mar, 17/01/2017 
Per la geografia

H. Luke, Cyprus, Londra, 1965; H. D. Purcell, Cyprus, Londra 1969; G. Peroncini, F. Dubosch, Cipro, Milano, 1988.

Per la storia

D. Alastos, Cyprus in History, Londra, 1955; D. Alastos, Cyprus Guerrilla: Grivas, Makarios and the British, Cambridge, 1960; S. Mayes, Cyprus and Makarios, Londra, 1960; A. Emilianides, Histoire de Chypres, Parigi, 1963; G. S. Georghallides, A Political and Administrative History of Cyprus 1918-1926, Nicosia, 1979; P. M. Kitromilides, M. L. Evriviades, Cyprus, Oxford, 1982; N. M. Ertekün, The Cyprus Dispute, Nicosia North, 1984; J. S. Joseph, Cyprus Ethnic Conflict and International Concern, New York, 1985.

Per l’arte

P. Dikaios, A Guide to the Cyprus Museum, Nicosia, 1953; V. Karageorghis, Cipro, Roma, 1977; idem, Cyprus from the Stone Age to the Romans, London, 1982; V. Daszewski, D. Michaelides, Mosaic Floors in Cyprus, Ravenna, 1988.

Per il folclore

R. Stephens, Cyprus, a Place of Arms: Power, Politics and Ethnic Conflit, New York, 1966.


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